L’infertilità secondaria è una condizione che riguarda molte coppie e che si distingue dall’infertilità primaria, in quanto si riferisce all’incapacità di concepire un figlio dopo aver avuto una gravidanza precedente, a prescindere dall’esito di quest’ultima. L’infertilità secondaria rappresenta circa il 50% dei casi di infertilità e può essere attribuita a vari fattori sia femminili che maschili.
Gli argomenti trattati sono:
Le cause dell’infertilità secondaria possono essere suddivise in:
I principali fattori femminili che possono dare infertilità secondaria sono:
Le cause di infertilità secondaria imputabili all’uomo sono:
In alcuni casi, sia la donna che l’uomo possono avere problemi di fertilità, rendendo difficile identificare una singola causa. Altre volte, nonostante gli esami diagnostici, non è possibile individuare una causa precisa dell’infertilità secondaria; in questo caso si parla di cause idiopatiche che rappresentano circa il 15-20% di tutti i casi di infertilità secondaria.
Per diagnosticare l’infertilità secondaria, è necessario sottoporsi a una serie di esami che devono essere effettuati sia dalla donna che dall’uomo.
Gli esami a cui dovrebbe sottoporsi la donna che non riesce ad avere una seconda gravidanza sono:
I principali test a cui dovrebbe sottoporsi un uomo per valutare la fertilità sono:
In base alla causa dell’infertilità secondaria, possono essere proposti diversi terapie, sia conservative che di procreazione medico assistita (PMA).
Le terapie conservative possono riguardare sia l’uomo che la donna. In particolare si distingue tra:
La chirurgia può essere indicata per risolvere problemi strutturali come:
La fecondazione assistita comprende l’inseminazione artificiale e la fecondazione in vitro. L’inseminazione artificiale o intrauterina è una procedura medica che consiste nell’introdurre gli spermatozoi direttamente nell’utero della donna, aumentando le possibilità di fecondazione.
La fecondazione in vitro (IVF) è una tecnica che prevede la raccolta degli ovuli e degli spermatozoi, la loro fecondazione in laboratorio e il successivo trasferimento degli embrioni nell’utero. L’iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi, o ICSI, è una variante della IVF in cui uno spermatozoo viene iniettato direttamente nell’ovulo.
La donazione di ovuli o spermatozoi può essere presa in considerazione quando la qualità degli ovuli o degli spermatozoi è compromessa o in caso di malattie genetiche.
L’infertilità secondaria può causare stress, ansia e senso di colpa per le coppie che la affrontano. È importante cercare supporto psicologico per far fronte a queste difficoltà emotive. Terapie di coppia e gruppi di sostegno possono offrire un ambiente sicuro in cui condividere le proprie esperienze e ricevere sostegno da professionisti e da altre coppie che affrontano lo stesso problema.
Non è possibile prevenire tutte le cause di infertilità secondaria, poiché alcune sono imputabili a fattori genetici e altre, il 15-20% dei casi, non hanno una causa identificabile. È invece possibile adottare alcune misure per migliorare la propria salute riproduttiva e ridurre il rischio di problemi di fertilità.
In particolare, mantenere uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata e svolgere attività fisica regolarmente, può influire positivamente sulla fertilità.
È inoltre importante evitare l’esposizione a fattori ambientali nocivi, come sostanze chimiche tossiche, radiazioni e temperature elevate, che possono avere un impatto negativo sulla produzione di ovuli e spermatozoi.
Consultare un medico in caso di problemi di fertilità o di condizioni mediche preesistenti può aiutare a individuare e trattare eventuali complicazioni prima che influiscano sulla capacità di concepire.
È fondamentale che le coppie affette da infertilità secondaria si rivolgano a professionisti esperti per ricevere una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.
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