infertilità secondaria

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L’infertilità secondaria è una condizione che riguarda molte coppie e che si distingue dall’infertilità primaria, in quanto si riferisce all’incapacità di concepire un figlio dopo aver avuto una gravidanza precedente, a prescindere dall’esito di quest’ultima. L’infertilità secondaria rappresenta circa il 50% dei casi di infertilità e può essere attribuita a vari fattori sia femminili che maschili.

Gli argomenti trattati sono:

Cause dell'infertilità secondaria

Le cause dell’infertilità secondaria possono essere suddivise in:

Fattori femminili

I principali fattori femminili che possono dare infertilità secondaria sono:

  • problemi ovulatori: sono tra le principali cause di infertilità femminile. Un’ovulazione irregolare o assente può essere dovuta a diverse condizioni, come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), l’insufficienza ovarica precoce o problemi tiroidei;
  • patologie uterine, come i fibromi, la presenza di polipi o l’adenomiosi, possono interferire con l’impianto dell’embrione o il corretto sviluppo della gravidanza. Anche problemi alle tube di Falloppio, come ostruzioni, aderenze o danni, possono compromettere la fertilità;
  • endometriosi: è una condizione in cui il tessuto che riveste l’utero cresce al di fuori di esso, provocando infiammazione, dolore e, in alcuni casi, infertilità;
  • età e la riserva ovarica: influiscono sulla qualità e la quantità degli ovuli, rendendo più difficile concepire.

Fattori maschili

Le cause di infertilità secondaria imputabili all’uomo sono:

  • oligo-asteno-teratospermia: patologie che colpiscono lo sperma (bassa conta, una scarsa motilità o una forma anomala) e che possono essere alla base dell’infertilità secondaria. È possibile verificarne la presenza attraverso dei test per la fertilità;
  • varicocele: un’ingrossamento delle vene del plesso pampiniforme nel testicolo, può causare un aumento della temperatura locale e compromettere la produzione di spermatozoi;
  • infezioni: come l’epididimite o l’orchite, possono danneggiare i testicoli e influire sulla produzione di spermatozoi;
  • alcune condizioni di prostatite possono alterare la fertilità;
  • disfunzioni ormonali: utile, nel caso, un dosaggio ormonale.

Cause idiopatiche e combinate

In alcuni casi, sia la donna che l’uomo possono avere problemi di fertilità, rendendo difficile identificare una singola causa. Altre volte, nonostante gli esami diagnostici, non è possibile individuare una causa precisa dell’infertilità secondaria; in questo caso si parla di cause idiopatiche che rappresentano circa il 15-20% di tutti i casi di infertilità secondaria.

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Diagnosi di infertilità secondaria

Per diagnosticare l’infertilità secondaria, è necessario sottoporsi a una serie di esami che devono essere effettuati sia dalla donna che dall’uomo.

Esami femminili

Gli esami a cui dovrebbe sottoporsi la donna che non riesce ad avere una seconda gravidanza sono:

  • monitoraggio dell’ovulazione: tramite test di ovulazione, può aiutare a determinare se una donna sta ovulando regolarmente;
  • isterosalpingografia: un esame radiologico che permette di visualizzare l’utero e le tube di Falloppio, può rilevare eventuali ostruzioni o malformazioni;
  • ecografia transvaginale: è un’indagine diagnostica che fornisce immagini dettagliate dell’utero, delle ovaie e delle tube di Falloppio;
  • dosaggio ormonale.

Esami maschili

I principali test a cui dovrebbe sottoporsi un uomo per valutare la fertilità sono:

  • spermiogramma: è un’analisi del liquido seminale che valuta la concentrazione, la motilità e la morfologia degli spermatozoi;
  • ecografia scrotale: può rilevare eventuali anomalie strutturali, come il varicocele;
  • dosaggio ormonale: l’esame del sangue per quantificare la presenza di Testosterone, FSH e LH, può fornire informazioni sulla funzione testicolare e sulla produzione di spermatozoi;
  • biopsia testicolare: si tratta di un esame di secondo livello effettuato prelevando un piccolo campione di tessuto testicolare. Può essere utile per valutare la presenza di spermatozoi nel tessuto e identificare eventuali problemi a livello cellulare.

Terapia per l'infertilità secondaria

In base alla causa dell’infertilità secondaria, possono essere proposti diversi terapie, sia conservative che di procreazione medico assistita (PMA).

Terapie conservative

Le terapie conservative possono riguardare sia l’uomo che la donna. In particolare si distingue tra:

  • integratori alimentari: possono essere utili per migliorare la qualità e la quantità di sperma e favorire il concepimento. Solitamente rappresentano il primo approccio terapeutico per gli uomini con quadri lievi o moderati di oligo-asteno-teratospermia;
  • terapie ormonali: possono essere utilizzate per stimolare l’ovulazione nelle donne con problemi ovulatori o per correggere squilibri ormonali.

Chirurgia

La chirurgia può essere indicata per risolvere problemi strutturali come:

  • endometriosi;
  • varicocele di III o IV grado;
  • rimozione di fibromi o polipi uterini: può migliorare le probabilità di concepimento.

Procreazione medico assistita

La fecondazione assistita comprende l’inseminazione artificiale e la fecondazione in vitro. L’inseminazione artificiale o intrauterina è una procedura medica che consiste nell’introdurre gli spermatozoi direttamente nell’utero della donna, aumentando le possibilità di fecondazione.
La fecondazione in vitro (IVF) è una tecnica che prevede la raccolta degli ovuli e degli spermatozoi, la loro fecondazione in laboratorio e il successivo trasferimento degli embrioni nell’utero. L’iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi, o ICSI, è una variante della IVF in cui uno spermatozoo viene iniettato direttamente nell’ovulo.

La donazione di ovuli o spermatozoi può essere presa in considerazione quando la qualità degli ovuli o degli spermatozoi è compromessa o in caso di malattie genetiche.

Supporto psicologico ed emotivo

L’infertilità secondaria può causare stress, ansia e senso di colpa per le coppie che la affrontano. È importante cercare supporto psicologico per far fronte a queste difficoltà emotive. Terapie di coppia e gruppi di sostegno possono offrire un ambiente sicuro in cui condividere le proprie esperienze e ricevere sostegno da professionisti e da altre coppie che affrontano lo stesso problema.

Prevenzione dell'infertilità secondaria

Non è possibile prevenire tutte le cause di infertilità secondaria, poiché alcune sono imputabili a fattori genetici e altre, il 15-20% dei casi, non hanno una causa identificabile. È invece possibile adottare alcune misure per migliorare la propria salute riproduttiva e ridurre il rischio di problemi di fertilità.

In particolare, mantenere uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata e svolgere attività fisica regolarmente, può influire positivamente sulla fertilità.

È inoltre importante evitare l’esposizione a fattori ambientali nocivi, come sostanze chimiche tossiche, radiazioni e temperature elevate, che possono avere un impatto negativo sulla produzione di ovuli e spermatozoi. 

Consultare un medico in caso di problemi di fertilità o di condizioni mediche preesistenti può aiutare a individuare e trattare eventuali complicazioni prima che influiscano sulla capacità di concepire.

È fondamentale che le coppie affette da infertilità secondaria si rivolgano a professionisti esperti per ricevere una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.