- La frammentazione del DNA del liquido seminale - 5 Settembre 2023
- Quali sono i migliori integratori per la fertilità maschile - 17 Luglio 2023
- Fino a che età l’uomo è fertile? - 12 Aprile 2023

Fertilità maschile ed età
Una delle domande poste con maggiore frequenza è fino a che età l’uomo è fertile e se la fertilità maschile rimane inalterata per tutta la vita del paziente. Esattamente come accade per le donne anche la fertilità maschile subisce nel corso degli anni dei decrementi ed è condizionata dagli effetti biologici del trascorrere del tempo. In questo articolo, dunque, andremo ad esaminare fino a che età l’uomo è fertile, come variano la morfologia, la mobilità e il DNA degli spermatozoi al trascorrere del tempo, come un uomo può migliorare la propria fertilità oltre ad una certa età e quali abitudini consentono di preservare la propria fertilità al meglio.
Grafico della fertilità maschile e dell'età
Andando ad analizzare la relazione esistente fra fertilità maschile ed età bisogna dire che non è possibile identificare con precisione una finestra specifica nella quale l’uomo è più fertile e che i livelli di fertilità, a parità di età, possono variare in base al soggetto.
In linea generale, come evidenziato dal grafico della fertilità maschile e dell’età, si può dire che il picco maggiore di fertilità viene raggiunto da un uomo tra i 20 e i 30 anni di età. Allo stesso modo, si può affermare che il declino della fertilità nell’uomo incomincia intorno ai 35 anni di età e progredisce con maggiore rapidità dopo i 40 anni. Anche se un uomo generalmente non smette mai di produrre spermatozoi, vi è un declino generale della qualità degli stessi con il procedere dell’età. A partire dai 35 anni il numero, la mobilità e la morfologia degli spermatozoi tende a peggiorare. Si consiglia sempre in questi casi di sottoporsi ad una serie di test per verificare la capacità riproduttiva maschile.

Invecchiamento e funzionamento sessuale
Per rispondere integralmente alla domanda “fino a che età l’uomo è fertile”, bisogna dire che vanno considerati altri parametri oltre a quelli espressamente legati allo sperma, quali:
- la frequenza dei rapporti;
- il funzionamento sessuale dell’uomo.
Entrambe hanno un impatto diretto sia sulle tempistiche per ottenere una gravidanza, sia sulle probabilità della stessa. In particolare la diminuzione del funzionamento sessuale, la cosiddetta disfunzione erettile, influisce sulle possibilità di concepimento e può essere direttamente correlata a problemi di salute, come l’ipertensione per esempio, le cui probabilità di insorgenza aumentano con l’aumentare dell’età dell’uomo.
Un calo del funzionamento sessuale ha un impatto diretto sulla frequenza coitale che a sua volta abbassa le probabilità di avere un figlio. Bisogna sottolineare che i problemi di funzionamento sessuale, nella maggioranza dei casi, non hanno una correlazione diretta con la capacità di produrre spermatozoi di qualità e il loro impatto sulla fertilità può essere superato con tecnologie di fecondazione assistita.
Al contrario, livelli patologici di testosterone con FSH e LH elevati possono influenzare la produzione di sperma e compromettere la fertilità.
Come aumentare la fertilità ad una certa età?
Quello che il grafico della fertilità maschile e dell’età non mostra è che, sebbene l’invecchiamento sia un processo che non può essere modificato, ci sono degli accorgimenti che un uomo può adottare per cercare di aumentare e tutelare i propri livelli di fertilità. Innanzitutto migliorando la qualità della propria dieta, scegliendo tra gli alimenti in grado di migliorare la fertilità o assumendo supplementi alimentari specifici in grado di aumentare il liquido seminale naturalmente, ma anche migliorando il proprio stile di vita attraverso il regolare esercizio fisico o l’abbandono di cattive abitudini come bere con frequenza alcolici, fumare o fare uso di droghe.
In ultimo rimane la possibilità, superando il limite d’età dove l’uomo è fertile, la possibilità di congelare i propri spermatozoi mentre questi sono ai massimi livelli di qualità. La procedura prevede la raccolta, l’analisi, il congelamento e la conservazione dello sperma, dando quindi al paziente maggiore flessibilità quando si tratta di avere figli.

Quando rivolgersi al medico
In linea generale, la domanda “fino a che età l’uomo è fertile” ha una risposta individuabile nel range 55-60 anni, oltre il quale la capacità di procreare si abbassa sia per un deterioramento nella qualità complessiva dello sperma sia per la possibile insorgenza di disturbi dell’erezione e della diminuita frequenza coitale.
Quando una coppia non è riuscita a concepire entro un determinato periodo di tempo (di solito vengono presi come parametro i 12 mesi) e dopo aver escluso cause di infertilità nella parte femminile della coppia, allora si tende a parlare di fertilità maschile alterata o infertilità maschile.
Talvolta la mancata fertilità è un problema di coppia, cioè ci può essere una incompatibilità fra spermatozoi e ovuli, per esempio per cause di tipo immunitario.
Da un punto di vista epidemiologico, l’infertilità interessa dal 15 al 20% di tutte le coppie. All’interno delle coppie infertili, le cause di origine maschile rispetto a quelle femminili variano in maniera significativa, pesando dal 30 al 50% a seconda delle aree geografiche. Questa variazione può dipendere dall’alimentazione, da eventuali fattori inquinanti, da promiscuità e stili di vita diversi, nonché da fattori socio-economici.
In questi casi diventa necessario rivolgersi a un medico. Il paziente dovrà sottoporsi ad una serie di esami tra cui l’esame fisico dei testicoli, dove il medico potrà verificare l’eventuale presenza di varicocele. Seguiranno una serie di esami per controllare la qualità degli spermatozoi, ovvero il loro numero, la loro mobilità, la loro forma e altre caratteristiche. Si potrà anche optare per una valutazione ormonale per controllare i livelli di testosterone e altri ormoni. Altri test includeranno esami genetici, per controllare la presenza di anticorpi anti-sperma o se si è di fronte ad un caso di eiaculazione retrograda.